
Typeface: il font su cui metterci la faccia
Il font è un insieme di caratteri di tipografia, tutti caratterizzati da una scelta grafica, che hanno il compito di svolgere una determinata funzione. Il termine deriva dalla tecnica con cui si creano i singoli caratteri tipografici, procedura ancora oggi utilizzata in piccolissime realtà artigianali, ovvero versando del metallo fuso all’interno di matrici adatte a modellare il singolo carattere.
Ogni font, per quanto possa essere realizzato in maniera seriale e automatica, esprime una propria personalità evidenziando alcuni valori. Un font comunica, può dirvi tanto su chi sta veicolando il messaggio. Lo hanno capito anche le istituzioni, almeno quelle “più evolute”. Ad esempio, da quest’anno la Svezia ha un font ufficiale, lo Sweden Sans, che verrà utilizzato per tutto il materiale informativo e promozionale della nazione e anche per i documenti ufficiali.
Realizzato dall’art director Jesper Robinell, il font fa capo alla famiglia Sans Serif ma si allontana dal più noto e utilizzato Helvetica per dare alla comunicazione svedese una propria identità. Un font capace di richiamare, come ha raccontato il suo creatore, i valori tipici del Nord Europa come: linearità, pulizia, funzionalità e legame indissolubile con la natura. Una nuova personalissima veste grafica per una nazione intera. Un font lagom, in svedese “la giusta misura” ovvero dai toni sobri, non esagerati, ma che non passi inosservato.
Typeface: il font per ognuno di noi
La calligrafia di ognuno di noi è differente, impariamo subito a riconoscere quella dei nostri cari della nostra anima gemella, ma ormai chi usa più la penna per raccontare le proprie emozioni? La comunicazione è sempre più veloce, dinamica e liquida. Oggi la tastiera conosce molte più cose della nostra penna, i font selezionati in modo automatico raccontano poco delle numerose sfumature di cui la personalità di ognuno di noi è costituita.
Il software Typeface, sviluppato qualche anno per Copenhagen Institute for Interaction Design dalla studentessa Mary Huang, sembra rispondere proprio all’esigenza di comunicare le proprie emozioni anche attraverso l’uso dei caratteri tipografici. Attraverso l’uso di una webcam, il software modella il font secondo alcuni parametri che prendono in considerazione i cambi d’umore espressi dal viso. Posizionandosi davanti alla camera del pc, Typeface riconosce il viso, il movimento delle pupille, delle labbra e genera un font corrispondente ai dati catturati. L’utente può selezionare quello che più rappresenta lo stato d’animo del momento e adoperarlo.
Guardate per credere!
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