Lettere d’amore nell’era digitale
L’antica e romantica consuetudine dello scrivere lettere d’Amore, nel culmine dell’era digitale, è ormai diventata un fantasma sbiadito: il retaggio démodé di un’epoca lontana di cui rimane traccia solo nei romanzi. E forse ci viene pure da sorridere al pensiero dei patimenti amorosi delle eroine letterarie che affidavano confessioni e lacrime all’inchiostro, a noi che la massima agonia amorosa la viviamo a causa della doppia spunta (blu) di What’s app!
“Quando scoprì la passione di Rebeca, che non fu possibile tenere segreta a causa delle sue urla, Amaranta fu colta da un accesso di febbri. Anche lei soffriva della spina di un amore solitario. Chiusa nel bagno si sfogava del tormento di una passione senza speranza scrivendo lettere febbrili che si rassegnava a nascondere in fondo al balule. Ursula ce la faceva a malapena a provvedere alle due malate. Non riuscì in prolungati e insidiosi interrogatori a scoprire le cause della prostrazione di Amaranta. Alla fine, in un altro attimo di ispirazione, forzò la serratura del baule e trovò le lettere legate con nastri color rosa, imbottite di tuberose fresche e ancora umide di lacrime, indirizzate e mai spedite a Pietro Crespi.”
Gabriel García Márquez, Cent’anni di Solitudine.
Per molti carta e penna sono ormai fuori moda, ma fortunatamente non per tutti!
Una blogger americana, al motto di “The World needs more love letters” e nella convinzione che l’Amore non possa essere racchiuso in 140 caratteri, si è inventata il “Love Letter Bundle”: un movimento che raccoglie le richieste di aiuto di persone che stanno attraversando momenti difficili e si propone di aiutarle. Come? Inondando le loro cassette postali di lettere piene di comprensione, di consigli, di chiacchiere, di allegria… in una parola sola di Amore, regalato a sconosciuti che probabilmente non si incontreranno mai.
Ma anche l’Italia non è da meno. Il Club di Giulietta a Verona è un’associazione culturale che riceve ogni anno migliaia di lettere in tutte le lingue del mondo, indirizzate all’eroina shakespeariana Giulietta Capuleti. Un team di volontari risponde a tutte le lettere ricevute, dispensando consigli, consolando cuori infranti e regalando un sorriso e una speranza a chi soffre per Amore.
Questo fenomeno unico appartiene alla città di Verona da molti anni: le prime missive risalgono infatti all’inizio del ‘900, quando il custode della tomba di Giulietta iniziò a raccogliere e a rispondere alle prime lettere firmandosi “il Segretario di Giulietta”! Una consuetudine antica quindi, sopravvissuta fino ai giorni nostri in barba all’era digitale!
E tu, come stai pensando di fare la tua lettera d’amore?
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