Le prime regole di una buona comunicazione visiva
La comunicazione visiva permette di trasmettere un contenuto tramite immagini: l’occhio di chi guarda deve percepire un messaggio, un’idea, un’emozione, insomma qualcosa che abbiamo intenzione di trasmettere attraverso un’immagine.
La comunicazione visiva, al tempo dei social network e del digital marketing, è fondamentale: il pubblico è investito ogni giorno da una pioggia di immagini, che spesso prevalgono sul testo. Nell’ambito della comunicazione, quindi, è sempre più determinante riuscire a ottenere un’interazione efficace attraverso l’aspetto visivo. Chi guarda deve essere in grado di cogliere il messaggio che vogliamo veicolare in modo rapido, semplice e immediato.
In altre parole, con l’intuizione che è propria di un solo sguardo. Ma come fare per ottenere una comunicazione visiva efficace? Ecco di seguito alcune regole basilari che è bene seguire.
L’organizzazione dello spazio
Lo spazio che abbiamo per creare un contenuto comunicativo va gestito in modo equilibrato. Meglio non riempirlo troppo: un eccesso di immagini e dettagli potrebbe sovraccaricare e disturbare la vista. Anche essere troppo minimalisti o criptici non è una buona idea, perché l’effetto rischia di essere lo stesso: una difficile comprensione.
Seguire un modello gerarchico o un preciso ordine può essere un’ottima strategia per favorire la comprensione del contenuto: se vogliamo mettere in evidenza un concetto piuttosto che un altro, è bene creare una griglia, oppure giocare sulle dimensioni perché balzi all’occhio l’elemento più importante. Anche l’utilizzo delle forme geometriche, dal cerchio fino al triangolo, può essere molto utile per organizzare uno schema di significato e rendere il tutto più facilmente comprensibile.
Utilizzare forme e linee per spiegarsi meglio
Se vogliamo far capire eventuali collegamenti tra i concetti che rappresentiamo, non dobbiamo tralasciare l’utilissimo impiego delle linee. Certo una comunicazione più immediata è quella lineare, in senso verticale o orizzontale.
Nel caso però volessimo illustrare un percorso o un ragionamento, usare le linee per collegare i diversi punti del nostro schema fornisce all’utente che guarda una mappa per decifrare il nostro messaggio. In ogni caso, meglio non complicare troppo e usare poche linee che seguono un itinerario chiaro, e che siano ben proporzionate alle dimensioni delle immagini e del testo. Anche il gusto estetico incide in positivo su chi guarda!
Rendere il testo leggibile senza fatica
Per quanto riguarda il testo che spesso accompagna schemi e immagini, bisogna seguire un comandamento fondamentale: quello della massima leggibilità. È bene quindi scartare fin da subito font troppo complessi, con fronzoli agli estremi delle lettere (le grazie, in termini tecnici), e scegliere font come Calibri, Verdana, Arial oppure il classico Times New Roman.
Gli occhi del lettore ringrazieranno! Le grazie, infatti, rendono la lettura meno agevole e la rallentano, rendendo difficile la distinzione tra alcune lettere. È bene inoltre adottare un unico font; semmai, si può diversificare il titolo.
Comunicare attraverso i colori
Nella comunicazione visiva l’aspetto cromatico è fondamentale: i colori danno al lavoro finale un aspetto più o meno accattivante, incidono sulla leggibilità e aiutano a veicolare emozioni. Di solito è meglio usarli con moderazione, optando per una palette con non più di tre o quattro colori: un mosaico come sfondo, oltre a non essere il massimo a livello estetico, disturberebbe la vista.
La scelta del colore, inoltre, deve essere regolata in base al messaggio che si vuole comunicare: i toni più soft si addicono a una comunicazione formale e a un tono neutro, quelli più accesi a una comunicazione informale o a un volantino pubblicitario. I colori, infine, possono essere utili anche per separare due contenuti: si può evidenziare il più importante con un tono più intenso, oppure separare due elementi attraverso un semplice stacco cromatico.
Articolo di Silvia Paganelli
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Fonte: https://logoelogo.it/