L’arte digitale dell’illustrazione
Cos’è l’illustrazione digitale? Per dare una definizione, possiamo dire che si tratta di una tecnica di uso di un computer per produrre un’opera d’arte. Per le creazioni artistiche digitali vengono impiegati diversi software per lavorare su ogni aspetto dell’immagine: dalle sfumature di colore al contrasto, dal gioco di ombre alla precisione della prospettiva.
Insomma, l’arte digitale dell’illustrazione prevede l’utilizzo di strumenti digitali, come una tavoletta grafica o il mouse del computer, insieme a uno specifico software di disegno come Adobe Photoshop. Attraverso il digitale, quindi, possiamo creare immagini, raccontare una storia, trasmettere un messaggio o uno stato d’animo a chi guarda il prodotto.
Chi è l’illustratore digitale?
Per diventare un illustratore digitale non c’è un solo curriculum da seguire: l’importante è avere dimestichezza con gli strumenti da impiegare e i software, nonché uno spiccato senso artistico e una buona dose di creatività.
Dal momento che spesso le illustrazioni vengono impiegate in ambito pubblicitario o comunque implicano un’interazione con un pubblico, oltre a una fervida immaginazione è necessaria anche la capacità di essere comunicativi. L’opera creata deve dire qualcosa a chi la osserva, essere in grado di trasmettere un concetto, un messaggio, veicolare un’emozione. Inoltre, una formazione che preveda uno studio delle ultime tendenze nell’ambito delle arti visive, dalla pittura fino al design, può tornare molto utile nello svolgere questa professione.
Ma cosa fa di preciso un illustratore digitale? Anzitutto, il primo compito di questo artista è creare un’opera d’arte originale. Spesso gli illustratori digitali lavorano come freelance. Di solito, se si lavora per un cliente, si elabora dapprima un brief creativo che viene sottoposto al richiedente per capire qual è il progetto generale e apportare eventuali modifiche. Un esempio molto semplice: in ambito editoriale, una casa editrice può rivolgersi a un illustratore digitale per l’immagine di copertina del nuovo romanzo in uscita.
Gli illustratori digitali lavorano in molti ambiti della progettazione grafica: web design, pubblicità, progettazione di software ma anche in combinazione con l’illustrazione tradizionale nell’ambito di fumetti o libri.
Illustrazione digitale: i programmi da utilizzare e gli strumenti
I software da impiegare per l’illustrazione digitale possono essere basati su vettori oppure su raster. Nel primo caso, attraverso i vettori il programma disegna forme, linee e figure basate su regole matematiche. Queste si possono ingrandire oppure rendere di dimensioni più piccole senza che per questo diventino meno nitide e precise.
Al contrario, il software basato su raster (detto anche bitmap), crea una immagine da pixel, piccoli tasselli a forma di rettangolo che formano la figura. In questo caso, ci sono limiti circa la scalabilità dell’immagine realizzata: se la si ingrandisce potrebbe diventare più sfocata, perché ogni pixel potrebbe contenere bit provenienti da diverse parti.
Di solito i software di disegno si basano su vettori, mentre i raster sono tipici dei software per modificare le immagini. I due software più utilizzati sono Adobe Illustrator e Adobe Photoshop.
Per realizzare opere d’arte digitali si può utilizzare sia una tavoletta grafica che un mouse. Le tavolette grafiche si possono collegare al computer, e il disegno può avvenire anche con una penna collegata al pad; l’immagine su tavoletta viene così poi salvata sul computer, per lavorazioni e modifiche ulteriori. Altri artisti trovano invece comodo disegnare muovendo il mouse del computer.
Tuttavia, nella maggior parte dei casi la tavoletta grafica si rivela lo strumento più sensibile alla pressione, più flessibile e quindi più adatto per disegnare agevolmente anche le figure più dettagliate e complesse. Proprio per questa sua caratteristica che lo rende simile all’uso di una penna o di una matita, la tavoletta grafica è l’hardware preferito di gran parte degli illustratori digitali.