Il colore: guida agli esecutivi di stampa

Il colore: guida agli esecutivi di stampa

Di solito, in fase di preparazione di un layout, il progettista non fa particolare attenzione ai colori di stampa. In quel momento, il suo interesse è ottenere una buona composizione complessiva: il lavoro deve risultare piacevole al monitor e successivamente ottenere un buon risultato nella stampa digitale.

La formulazione di colori per la stampa

La prima fase di progettazione prevede quindi una formulazione di colori che non è tarata per il profilo tipografico. Ricordiamo, ad esempio, che il disegno nello schermo può avere una visualizzazione differente su di un altro monitor. Il problema “colore” si manifesta quando il layout passa alla fase di esecutivo di stampa. Il progetto grafico a questo punto va perfezionato e tutti i colori tarati nelle giuste tinte tipografiche, sviluppandoli nei colori Pantone o nella quadricromia.

Chi è solito fare questi esecutivi sa bene che non è semplice questo passaggio, infatti i colori che al video risultano brillanti grazie alla luce, una volta stampati possono avere un effetto ben diverso.

I colori più complicati sono l’arancione con le sue declinazioni, alcuni tipi di verde, soprattutto quelli più scuri, i grigi e tutti quei colori composti e polverosi, sia chiari che scuri, che sono formati da minime percentuali di accostamenti di Ciano Magenta Giallo e Nero.

 

Per superare questa difficoltà ho creato molti talloncini di prova colore con svariate percentuali di CMYK, per avere tante cromie che all’occorrenza possono servire come suggerimento colore o come guida. Cosi se per esempio voglio ottenere un fondino color avorio-crema in una tonalità che molto spesso la carta tipografica non ha in campionatura, prendo i miei talloncini e osservando le percentuali e l’effetto visivo ottenuto, posso riproporre il colore o variarlo con più o meno intensità di percentuale a seconda di ciò che voglio ottenere.

Naturalmente ogni creativo ha i propri colori, sfumature e tonalità preferite, cosi i talloncini seguiranno il gusto caratteristico dell’utilizzatore.

L’importanza di un buon campionario di colori

Una volta raggiunto un buon campionario personale tutto diventa più semplice. Tra i talloncini di “tinte colore” da realizzare i primi sicuramente sono la percentuale da 0 a 100 dei colori primari di quadricromia (CMYK).

 

Ho realizzato questa guida colore tanti anni fa nei server di selezione foto e cromalin (Matchprint) che sviluppavano le pellicole di stampa. Ora questi server non esistono più per i cambiamenti tecnologici intervenuti nel tempo, quindi il mio suggerimento è di creare, in collaborazione con le tipografie di fiducia, questi talloncini utilizzando gli spazi vuoti degli scarti di carta delle vostre stampe tipografiche.

Dato che si possono utilizzare svariati tipi di carta (opaca, lucida, martellata, patinata, trasparente) si possono provare queste tinte nelle varie carte in modo da verificare il risultato finale del colore per avere alla fine sempre l’ottima resa di stampa.

Vedrete che questa vostra scala cromatica vi farà riflettere sui “vostri colori” mostrandovi  quante possibilità (infinite) di cromie si possono utilizzare. Non mettetevi limiti dunque….