Animare vecchi libri: le opere di Thomas Allen

Animare vecchi libri: le opere di Thomas Allen

In ogni libro è intrappolato un mondo, qualcosa di unico nel suo genere in cui il lettore viene trascinato dalla bravura dello scrittore. Luoghi, paesaggi, personaggi che tengono compagnia, pagina dopo pagina, diventando sempre più familiari e coinvolgenti. Mondi che hanno una durata limitata dal numero di pagine che spesso sembrano sempre troppo poche. I libri invecchiano e nuovi mondi vanno a sostituire quelli vecchi, almeno che il vostro libro non sia passato nelle mani dell’artista Thomas Allen.

I personaggi letterari prendono vita

Grazie al lavoro realizzato da Allen su ogni singolo volume, i personaggi letterari prendono vita, emergono da quei mondi fatti da una sequenza di pagine ed entrano in quello reale, in cui vive il lettore. L’artista, affascinato fin dall’infanzia dai libri pop-up, offre una nuova chiave di lettura a vecchi testi mettendoli in relazione con personaggi ricavati da stampe d’epoca, o su copertine di altri libri. Un mash-up cartaceo, una fusione di mondi distanti, che riescono ad affascinare il lettore strappando a volte anche un sorriso.

I libri di Thomas Allen hanno qualcosa in più da raccontare. Quei personaggi nati in un determinato contesto narrativo non sembrano per nulla trovarsi fuori posto quando sono introdotti in una nuova narrazione. Alcuni bambini si divertono a giocare su una mappa del sistema solare, una donna riesce a trovare il filo della matassa grazie alla stella polare, un lattaio è pronto a fare le sue consegne in un contesto galattico, una bambina sembra volare tra le nuove mentre salta la corda e tutti mondi da scoprire a bordo di una bicicletta… 

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Le opere di Allen si completano anche grazie ad un ottimo lavoro fotografico che, tramite la messa a fuoco di spazi ben precisi e giocando con la luce ed ombre, offrono una profondità di campo in cui i personaggi sembrano vivere una propria esistenza. A voi non sembra di guardare in uno di quei vecchi visori stereoscopici?

Perché scegliere il marmo quando si può scolpire un libro?

Completamente opposto è il lavoro realizzato da Brian Dettmer che si serve del materiale esistente, delle storie, del lavoro fatto da altri, per dar vita alle proprie sculture. Munito di pinze e strumenti chirurgici, Brian asporta parole, personaggi e ambientazioni da vecchi libri per dar vita a qualcosa di nuovo ma che senza ciò che è stato creato in passato non potrebbe esistere.

L’artista scava in profondità ogni singolo libro, ma non è una violenza. Rivoluzionando la forma lineare tipica dei testi, Dettmer effettua una messa in evidenza di aspetti già inclusi nell’opera. Fornisce solo un nuovo punto di vista (il suo) su aspetti, personaggi e paesaggi narrati dall’autore del libro stesso.

I mille volti della creatività su carta…

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